GEWISS STADIUM ATALANTA
GEWISS STADIUM ATALANTA
L’ Atalanta ritrova il suo stadio, Gewiss Stadium ex Atleti Azzurri d’Italia, con la rinnovata gradinata nord/Curva Pisani. Completamente ricostruita fra maggio e settembre 2019, rappresenta il primo passo verso la trasformazione dello stadio, all’interno di un eccellente progetto di integrazione fra il vecchio e il nuovo.
Costruita sulle macerie della vecchia curva nord, con turni anche di 18 ore e 220 operai coinvolti ogni giorno, la nuova gradinata domina l’impianto, con l’unico anello a strapiombo sul campo e la copertura che si collega alle due storiche tribune laterali.
GEWISS STADIUM ATALANTA
L’ Atalanta ritrova il suo stadio, Gewiss Stadium ex Atleti Azzurri d’Italia, con la rinnovata gradinata nord/Curva Pisani. Completamente ricostruita fra maggio e settembre 2019, rappresenta il primo passo verso la trasformazione dello stadio, all’interno di un eccellente progetto di integrazione fra il vecchio e il nuovo.
Costruita sulle macerie della vecchia curva nord, con turni anche di 18 ore e 220 operai coinvolti ogni giorno, la nuova gradinata domina l’impianto, con l’unico anello a strapiombo sul campo e la copertura che si collega alle due storiche tribune laterali.
La Realizzazione
La Curva Nord è separata dalla restante parte dell’impianto da due giunti strutturali e si configura di conseguenza come un elemento strutturale del tutto indipendente. Le strutture principali della Curva sono costituite da un’intelaiatura in componenti prefabbricati (travi, solai, colonne, gradonate, travi porta gradonate) e setti di controventamento in calcestruzzo armato gettato in opera. La resistenza alle azioni orizzontali è affidata ai setti gettati in opera in direzione longitudinale mentre in direzione trasversale la struttura è caratterizzata da una geometria tale da costituire di per sé un elemento di controvento con travi di piano e travi porta gradonate (raker beams) funzionanti alternativamente da tirante e puntone. Gli impalcati sono costituiti da lastre prefabbricate in pannelli alveolari tipo Spiroll e cappa di completamento in calcestruzzo armato di spessore minimo pari a 10cm. Complessivamente la struttura si imposta su un piano di fondazione non interrato di superficie complessiva pari a circa 5300 mq con quota di imposta fondazione pari a 0.80 m (estradosso magrone) e si sviluppa in elevazione per 3 livelli. L’impronta della curva è a “C” sia per il piano fondazione che per i livelli fuori terra. La griglia strutturale è regolare e caratterizzata da assi paralleli sui lati della “C” mentre assume un andamento ad assi radiali nelle zone d’angolo.
Posti a sedere
Gradoni, lunghi complessivamente 22.90 m
Travi portagradoni
m² di solai
Lo Stadio come impianto sportivo
Tra gli anni 50 e 60, dove si assiste ad un generale ampliamento della capacità degli stadi, si trasformano le tribune e si ingrandiscono le “curve”, senza particolari attenzioni al comfort degli spettatori. Lo stadio è la sede del rito civico, un edificio che ha subito profonde trasformazioni in uno spazio urbano non più completamente dedicato all’evento sportivo . La costruzione delle “curve”, negli anni ‘60, rende conflittuale il rapporto tra i due edifici, stadio e Lazzaretto. Alla coerenza del disegno del Lazzaretto e delle 2 Tribune viene sovrapposto il “ brutalismo” esclusivamente funzionalista delle “curve” . Lo stadio non è più EDIFICIO ma impianto sportivo; è indifferente al proprio contesto che nel frattempo è divenuto sempre più urbano.
Lo Stadio come impianto sportivo
Tra gli anni 50 e 60, dove si assiste ad un generale ampliamento della capacità degli stadi, si trasformano le tribune e si ingrandiscono le “curve”, senza particolari attenzioni al comfort degli spettatori. Lo stadio è la sede del rito civico, un edificio che ha subito profonde trasformazioni in uno spazio urbano non più completamente dedicato all’evento sportivo . La costruzione delle “curve”, negli anni ‘60, rende conflittuale il rapporto tra i due edifici, stadio e Lazzaretto. Alla coerenza del disegno del Lazzaretto e delle 2 Tribune viene sovrapposto il “ brutalismo” esclusivamente funzionalista delle “curve” . Lo stadio non è più EDIFICIO ma impianto sportivo; è indifferente al proprio contesto che nel frattempo è divenuto sempre più urbano.
Perché ci rende orgogliosi
La nuova Curva Nord ospita 9.100 tifosi e grazie ai 7 tornelli di ultima generazione installati, potranno entrare tutti nel giro di un’ora. Complessivamente la nuova capienza è di 22.512 posti.
La Curva Pisani, demolita il 7 maggio 2019, è stata ricostruita con 15 giorni di anticipo sui tempi previsti, la prima parte di lavori per il restauro dello stadio Atleti Azzurri d’Italia è stato completato.
Posti a sedere
Gradoni, lunghi complessivamente 22.90 m
Travi portagradoni
m² di solai
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